25/04/2024
Le Ultimissime
Venerdì Santo 2020: il giorno dopo
Mozzetto
Il Sabato Santo, per tradizione, è il giorno del silenzio, della riflessione, dei dialoghi con se stesso. Oggi più che mai, tra prescrizioni, divieti, paura del contagio, siamo costretti a convivere con i nostri pensieri e allora è agevole rivisitare quello che è accaduto ieri a Montecorice, nel giorno in cui si commemora l’atrocità e la malvagità dell’uomo nei confronti di Gesù Cristo che aveva l’unica colpa di predicare fratellanza, uguaglianza ed amore per il prossimo.

Ciò che la legge dell’uomo ha impedito per motivi di sicurezza, ci è stato regalato dal nostro Parroco, che, con il suo gesto, ha mostrato tutta la sensibilità e l’amore che ha verso la comunità di Montecorice ed, in particolare, nei confronti della Confraternita SS. Rosario di Montecorice e delle Confraternite tutte.
Ha consentito alla popolazione e ai confratelli di partecipare alla via Crucis in una chiesa vuota, nella quale, però, ergeva alta la Croce della congrega.
Ringraziamo, e sono sicuro di interpretare il pensiero di tutti i confrati, don Olgierd, Vincenzo, Paolo, Bernardino, Biagio e gli addetti alle riprese che hanno permesso di condividere un momento di preghiera insieme, in un clima di intensa emozione, nel momento in cui tutto sembra volerci tenere separati.

Ma don Olgierd è andato oltre! Calandosi nelle vesti di regista, ha rappresentato il ritorno della congrega di Montecorice nella chiesa parrocchiale, la sera del venerdì santo, tra canti, preghiere e riflessioni, regalandoci un’ora di straordinarie emozioni e "obbligando“ ad una preghiera comune, perché giungesse più forte a Dio, tutti i confratelli e l’intera comunità.

Quello che non abbiamo potuto fare nel giorno del ricordo della crocifissione di Cristo, lo abbiamo vissuto intensamente, attraverso le immagini e le parole del nostro parroco, che ha radunato intorno alla Croce della confraternita un’intera popolazione.
Mai più azzeccato è il titolo del video “il canto della Passione, la passione del canto“, perché, come diceva Sant’Agostino “chi canta, prega due volte”.

Il titolo ricorda la passione del canto della confraternita, che viene tramandato di generazione in generazione dal millecinquecento ed il canto della Passione di Cristo che unisce tutti i cristiani, in particolare, il popolo cilentano in un rinnovato amore verso Dio e verso il prossimo.
Ricorderemo il Venerdì Santo 2020 come il giorno in cui un virus ha impedito il tradizionale giro alle Confraternite del Cilento, ma non ha impedito alla comunità e ai confratelli di Montecorice di riunirsi in preghiera in un momento di grave pericolo, in un clima di intensa commozione.

Tutto ciò è potuto accadere per merito e per l’impegno (credo molto faticoso) del nostro parroco, don Olgierd, che i confratelli e la popolazione tutta di Montecorice non finiranno mai di ringraziare.

Non vi sarà sfuggita la frase di don Olgierd all’inizio del video, quando, uscendo di casa, dice:”sento un canto che proviene dalla Chiesa… sembra il canto della confraternita, oggi 10 aprile 2020, giorno in cui è vietato tutto… vado a vedere… perchè questi giovanotti sono capaci di tutto…”.

Conosce bene quanto sia forte il legame tra la comunità di Montecorice e la Confraternita; cerca di preservarlo e, al tempo stesso, di orientarlo sulla strada del Signore, vigilando con paterna discrezione.
Come dice Mariano, speriamo che don Olgierd rimanga sempre con noi, anche se, temo, che, per le sue qualità spirituali, religiose e culturali, difficilmente lo lasceranno tra noi per molto tempo ancora. Per ora è con noi e ne siamo felici.

In ogni caso, a nome di tutti i confrati e dell’intera popolazione, auguro al nostro parroco che il Signore possa esaudire tutti i suoi desideri e tutte le sue richieste, perché a noi tutti ha donato, in questi anni , momenti di straordinaria emozione e di fervente preghiera.
Ai confratelli dico che, se Dio vorrà, l’anno prossimo, incontrando le Confraternite dei paesi limitrofi, lungo il cammino della Via Crucis, l’abbraccio e la stretta di mano saranno ancora più forti nel ricordo di questi momenti difficili per tutti.

E’ l’occasione, infine, di rinnovare al nostro parroco, a voi tutti e alle vostre famiglie i migliori auguri di una serena e santa Pasqua.

Addì 11 aprile 2020, il Priore Vincenzo Cera
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Pubblicato in data 11/04/2020
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