27/04/2024
Gli Approfondimenti della Redazione
Venerdì Santo 2020 - Riflessioni in quarantena
Venerdì Santo 2019
Ricorderemo, cari amici confratelli di Montecorice, il Venerdì Santo del 10 aprile 2020 come l’anno in cui un virus ha impedito la rituale visita agli altari della reposizione. Non era mai successo!!

Tutti noi abbiamo modo di riflettere, in questo periodo prolungato di quarantena, su tanti argomenti che la frenesia del quotidiano ci ha fatto trascurare: il rapporto sociale, la solidarietà, l’amore per il prossimo, l’amore di Dio. A questi principi, l’Uomo, un po’ alla volta, ha anteposto “l’Ego”, ritenendo di potersi sostituire a Dio. E’ bastato un semplice virus invisibile a far emergere la fragilità umana e l’inconsistenza del nostro sapere, anche quello scientifico, di fronte all’immensità del Signore.

Ci siamo rifugiati, forzatamente, nei nostri pensieri e abbiamo riscoperto la forza della preghiera verso il Creatore che avevamo pensato, stoltamente, di poter eguagliare e sostituire.

Mi è venuto in mente il popolo di Israele al tempo del Vecchio Testamento: quante volte ha provato ad allontanarsi da Dio per rifugiarsi in divinità pagane! E tutte le volte ha dovuto ricredersi, davanti ad avversità e carestie, e chiedere ad Abramo, ad Isacco, a Mosè di intercedere presso il Signore perché fossero perdonati i loro peccati. Il Signore, nella sua immensa bontà, li ha sempre perdonati.

Mi è venuto in mente, ancora, la preghiera timorosa di Abramo al Signore, nel tentativo di salvare Sodoma dalla distruzione:” Signore… e se i buoni fossero solo dieci… Per quei dieci, gli risponde il Signore… salverei la città…”.

Consideriamo questo momento difficile come l’invito a ritrovare la retta via, certi che il Signore non abbandona il suo popolo, anche se, come sulla barca nel mare in tempesta, sembra stia dormendo. Occorre fede e amore per il prossimo: il Signore è sempre accanto a noi.
Posso immaginare il clima surreale della Settimana Santa a Montecorice, senza il canto tradizionale del Venerdì Santo, senza una breve pausa davanti al Sepolcro, senza una decisa stretta di mano per augurarsi vicendevolmente prosperità, serenità e pace.

Le distanze, è vero, sono state colmate dalla tecnologia: il Parroco ha permesso anche a chi è a mille chilometri da Montecorice (come me) di partecipare alle funzioni religiose della settimana santa. Non nego che è caduta più di una lacrima nel vedere la chiesa parrocchiale vuota, nell'ascoltare il “Venite adoriamo” di qualche anno fa. Ho voluto ripeterlo, da solo, più volte accompagnandomi con la pianola, mentre la commozione prendeva il sopravvento.

Solo per la continuità, come ho già scritto, avrei voluto che nel Venerdì Santo fosse riproposto nella chiesa parrocchiale, insieme al canto rivolto alla “Tenera Madre…”, perché giungesse forte e decisa all'Altissimo la preghiera della nostra Confraternita in questo momento di grave pericolo.
Tutto questo non dovrà essere dimenticato, perchè sarà la base di un nuovo inizio sulla strada che il Signore ci ha indicato e che per un momento abbiamo smarrito.
Un abbraccio forte a ciascuno di voi, con il rinnovato impegno che il Venerdì Santo del 2021 sarà intensamente partecipato da tutti i confratelli sotto il nome della Madre Nostra del SS.mo Rosario, consapevoli che ci raccoglie sotto il pietoso manto e non si scorderà di noi.

Per ora, giunga a ciascuno di voi, alle vostre famiglie, agli amici, a quelli che soffrono e a tutta la popolazione di Montecorice il mio più cordiale augurio di una serena e santa Pasqua. La madre Nostra ci proteggerà sempre!

A presto. Vincenzo Cera
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Pubblicato in data 07/04/2020 - Ultimo aggiornamento 07/04/2020
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