E' passato solo qualche anno da quando, per motivi di salute, mi consegnasti, in lacrime, la divisa di confratello dell’antica confraternita SS. Rosario di Montecorice.
E’ come se mi avessi consegnato il tuo passato, l’attaccamento a quella divisa e l’affetto per quel Paese che hai portato sempre nel cuore.
Oggi ci hai lasciato definitivamente, perché il Signore ti ha chiamato al Suo cospetto, perché d’ora in avanti andrai a far parte della numerosa schiera di Montecoricesi che hanno vestito, con devozione, orgoglio e passione la divisa della gloriosa Confraternita di Montecorice.
Saranno tutti lì ad aspettarti e, vedrai, sono molto più di cento! Tuttavia, a noi lasci la tua vita terrena e il tuo grande cuore. Scavando tra i ricordi, più chiari di tutti mi appaiono una partita di calcio a Perdifumo contro Cicerale: un sedicenne, che aveva appena dismesso la divisa di seminarista, viene atterrato in malo modo da un avversario; i compagni lo circondano per assicurarsi delle sue condizioni, mentre tu e Fulvio Della Pepa siete intenti a rincorrere per il campo il maldestro difensore, nel tentativo di “fargliela pagare”; e “l’amichevole” contro Fornelli, nella quale eri stato designato arbitro imparziale!
Al novantesimo la squadra di Fornelli vinceva uno a zero e tu prolungasti la partita di oltre venti minuti per farci pareggiare. Ancora oggi Tommasino Greco mi ricorda quell’episodio, aggiungendo che saremmo stati ancora lì a giocare se non avessimo pareggiato.
E’ l’affetto incondizionato per il tuo paese che hai manifestato in tutti i modi ed in tutte le occasioni.
Ora sei con i tuoi genitori, tra gli amici, tra tanti confratelli che ti fanno festa per il tuo arrivo nel mondo dell’eternità.
Noi ti ricorderemo sempre per la giovialità e l’allegria che hai diffuso intorno a noi. In particolare, nel giorno del Venerdì Santo, ci piace immaginarti in mezzo a noi durante il tradizionale giro e, se avrai voglia, puoi chiedere al Signore di darti un giorno di permesso per fare un salto a Montecorice.
Vedrai che il Signore non dirà di no; ma, se dovesse mostrare qualche incertezza, digli pure che la Confraternita del SS Rosario ha bisogno di te, perché … non sono… nemmeno 100...!
In questo giorno triste, tutti noi confratelli siamo vicini a tua moglie e ai tuoi figli per accompagnarti nell’ultimo viaggio e presentarti al Signore perché ti assegni il posto che meriti.
Con affetto, il Priore.